venerdì 8 marzo 2013

RECENSIONE FILM: LA CITTÀ INCANTATA

Recensione del film d'animazione "La città incantata"

TRAMA:

Chihiro, una bambina di 10 anni, e i suoi genitori stanno traslocando, quando il padre della bambina prende la strada sbagliata. Pensando di aver trovato un parco divertimenti abbandonato il padre si addentra nel complesso per visitarlo. I tre giungono in una città composta interamente da ristoranti e locali e I genitori si siedono e cominciano a mangiare mentre Chihiro esplora la zona, fino a trovare un grande complesso termale.Un giovane ragazzo, Haku, le ordina di andarsene, ma tornando indietro la bambina scopre che i genitori sono diventati maiali.A questo punto cala la notte, e numerosi spiriti, ospiti delle terme, cominciano ad affollare le vie, mentre Chihiro si rende conto che sta lentamente diventando invisibile.Haku la trova e le spiega che l'unico modo per evitare di essere catturata dagli uomini di Yubaba, la potente strega che dirige il complesso, è quello di trovarsi un lavoro all'interno delle terme. Grazie all'aiuto di alcuni strani personaggi, chihiro riesce ad ottenere un lavoro e viene privata del suo nome e rinominata Sen; la mancanza del nome la rende incapace di abbandonare il mondo controllato da Yubaba. Ma Chihiro, dopo essere venuta a conoscenza dell'esistenza di un'altra strega nemica di Yubaba, decide di andare da lei per scusarsi di alcuni fastidi che Haku, servo di Yubaba, gli aveva provocato. Così riesce a farsi aiutare da questa strega e , dopo aver superato delle prove imposte da Yubaba, Chihiro riuscirà  a liberarsi e a liberare i suoi genitori per poter tornare finalmente a casa.

Scheda film:

-titolo originale: Sen to Chihiro no kamikakushi ( 千と千尋の神隠し)
-genere: animazione, fantastico
-durata: 125 min
-anno di produzione: 2001
-regia/soggetto/sceneggiatura: Hayao Myiazaki
-produzione: Toshio Suzuki
-casa di produzione: studio Ghibli
-distribuzione: Buena vista; Universal
-riconoscimenti: premio Oscar come miglior film d'animazione; Saturn award come miglior film d'animazione;  Orso d'oro al festival di Berlino   e altri 28 riconoscimenti.

LA MIA RECENSIONE:

 "La città incantata" è un film d'animazione di Hayao Miyazaki, liberamente ispirato al romanzo "il meraviglioso paese oltre la nebbia" e narra delle avventure di Chihiro, una bambina di dieci anni, che si introduce, senza rendersene conto, insieme ai genitori, in una città incantata abitata da spiriti. Considerato come il capolavoro di Miyazaki, il film è stato realizzato dallo studio Ghibli con un budget elevato, e ha ricevuto tantissimi apprezzamenti e riconoscimenti, tra cui il premio oscar per il miglior film d'animazione e l'orso d'oro al festival di Berlino. Questa pellicola ha incassato in totale circa 275 milioni di dollari, di cui 230 milioni nel solo mercato giapponese, superando così in patria il record per i maggiori incassi ottenuti da un film, fino a quel momento detenuto da "Titanic" con i suoi 201 milioni di dollari.
 La città incantata ha ricevuto ottime critiche e recensioni, infatti il film è stato collocato al 10º posto nella lista dei cento migliori film del cinema mondiale stilata dalla rivista Empire, ha ottenuto un voto pari a 8.6 sull'internet movie database, e Paolo D'Agostini su" La repubblica" ne elogia «il raffinato, elaboratissimo gusto estetico - veramente da rifarsi gli occhi» e afferma che «le fantasie di Miyazaki non intendono parlare soltanto ai bambini [...] e non intendono soltanto consolare, far evadere: sono apologhi densissimi, sono "operette morali" dove la soluzione (il bene di qua il male di là) non ti viene servita su un piatto e senza sforzo».
Questi sono principalmente  i motivi che mi hanno spinta a guardare questo film, e che mi hanno resa ancora più curiosa, perciò, su questo mio blog, non poteva mancare una recensione da dedicare a questo stupendo film che mi è parso per lo più, una favola complessa e magica. Ho sempre amato i film d'animazione, fin da piccola sono sempre stata "affamata" dei film Disney  tanto che ora, a 20'anni, li ho tutti belli lì, sullo scaffale dei DVD,  in fila in ordine cronologico, ma non sono riuscita ad attenermi alle regole, così ho aggiunto alla mia collezione completa "Disney" anche questo film di Miyazaki, che mi ha davvero, davvero, colpita positivamente.
Spesso, quelli che comunemente chiamiamo "cartoni animati", cioè i film d'animazione, richiedono la visione da parte di un pubblico di bambini, o di adulti che non hanno troppe pretese, ma in questi ultimi anni, ho notato l'interesse dei registi e dei produttori nel mettere in commercio film d'animazione che siano stati pensati apposta per un pubblico adulto e maturo. La città incantata è un film che potrebbe essere visto tranquillamente da un bambino, ma credo che non lo capirebbe e non lo apprezzerebbe come, invece, farebbe un adulto. Quando ero piccola e guardavo i film Disney, le parti che preferivo erano quelle meno impegnative come la performance cantata di Lumiere " stia con noi" , oppure adoravo quando Timon e Pumba cantavano "Hakuna Matata"... credo che a questo punto, sono sicura nel definire "la città incantata" un diverso tipo di animazione e soprattutto, un film con un modo diverso di attrarre il suo pubblico. Guardando il film di Miyazaki, veniamo subito attratti dallo stile "spudoratamente" orientale dei tratti, dalla realisticità dei disegni, dalla perfezione dei paesaggi e dalla bellezza delle musiche di fondo che fanno, appunto, soltanto da sottofondo. Nei film di stampo Disney invece la cosa è molto diversa, e credo molto meno impegnativa, infatti i disegni non sono poi così realistici, e a volte tendono ad avere persino un tocco stilizzato(ad esempio il mento di Hercules e il corpo di MegaraXD) che semplifica di molto le figure e le rende più "finte", proprio per attenersi alla fantasia e alla semplicità della mente di un bambino... in oltre le musiche hanno spesso il compito di fare più da "narrazione" che semplicemente da sottofondo e anche in questo caso si può notare una semplificazione narrativa.
Le canzoni dei film Disney attirano l'attenzione dei bambini, divertendoli...credo che l'intento del regista, nel caso de" la città incantata" non sia appunto quello di divertire, ma di incuriosire lo spettatore per potergli parlare attraverso un insieme di disegni, raccontandogli una storia che, attraverso la semplicità dell'animazione, possa lasciarci qualcosa di grande, come quegli insegnamenti saggi e costruttivi che un padre tramanda sollennemente ad un figlio. Ed è così che Miyazaki, attraverso i colori brillanti, i paesaggi fantastici e i personaggi stile "manga" perfettamente integrati con il magico scenario che fa da sfondo  , ha insegnato a tutti coloro che hanno visto questo film quanto possa essere semplice e facile cadere nei piu disparati errori e quanto, invece, credere in se stessi e nelle proprie forze possa essere importante  per rimediare ai nostri sbagli,( e a volte, anche a quelli altrui) e quanto questo, possa portarci ad una grande crescita e maturazione interiore.
Tutt'altro che un film per bambini, La città incantata è un vero capolavoro senza età,cupo e poetico allo stesso tempo.
Consiglio questo film a tutti, a chi ama l'animazione e a chi invece non ne va pazzo... a chi adora le storie fantastiche, ma che abbiano una morale intelligente(e anche più di una)...a chi è adulto e a chi  ancora non lo è, o più semplicemente a tutti quelli che credono di non essere mai cresciuti troppo.
Consiglio questo film a chi vuole stupirsi, o a chi vuole semplicemente rilassarsi...a chi ama la cultura orientale, o a chi invece non l'ha mai apprezzata abbastanza, perchè se così fosse, dopo aver visto questo film, l'apprezzerete di certo :D

IL MIO VOTO:
5 Cipollini su 5 (bellissimo, realizzato perfettamente, vale davvero la pena vederlo)




                                                         HAYAO MIYAZAKI:

Hayao Miyazaki è nato  a Tokyo il 5 gennaio 1941.
è un fumettista, animatore, sceneggiatore, regista e produttore giapponese di film e anime di fama mondiale.
Tra i suoi lavori più importanti ricordiamo gli anime"Heidi", "lupin III" e "Anna dai capelli rossi" e i lungometraggi "il castello errante di Howl", "la città incantata", "porco rosso", "il mio vicino Totoro" e "ponyo sulla scogliera".
Nei suoi lavori c'è spesso l'ombra della sua infanzia: infatti Miyazaki mette spessonei suoi film il tema del "volo" in particolare quello umano traendo l'idea dal ricordo del padre, coproprietario di una fabbrica per la fabbricazione di aerei.
Miyazaki ha affermato che  Il suo mondo  è fondato sull'educazione, sulla sensibilizzazione e la curiosità, sull'animazione a scala d'infanzia, su valori universali ed ecologici.


DIALOGHI DAL FILM:
-Chihiro/San: "Non ricordi il tuo nome?"
Haku: "No, ma per qualche strano motivo ricordo il tuo!"

- Chihiro/San:" la prego, Haku mi ha sempre aiutata, ora tocca a me aiutare lui!"

-Rin:" cosa sta succedendo qui?"
-Kamagi delle caldaie:" qualcosa che non riconosceresti, si chiama AMORE"

 TRAILER DEL FILM:


IMMAGINI RANDOM :












1 commento:

  1. Ne ho visti parecchi di film di Miyazaki e devo dire che mi sono piaciuti quasi tutti. Li ho fatti vedere a mia figlia che si è innamorata particolarmente di "Ponyo sulla scogliera" e del "Castello errante di Howl", come dici tu, forse i più piccoli difficilmente riescono ad apprezzare a dovere film come questi. Se ti piace il genere, ti consiglio di guardare "Wolf children" che però è di Hosoda.

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